domenica 26 marzo 2017

TUTTI I RANKING PER NAZIONALI DEL MONDO - 1a PARTE




Nuovo contributo di Rado Il Figo in sette puntate, questa volta dedicato ai ranking per nazionali. 


Premesse

Alla classifica finale di ogni torneo, il mondo del calcio ormai affianca i vari ranking, che pur essendo sempre “classifica” in inglese, hanno acquisito un’accezione particolare dovuta al loro uso principale, il parametro (praticamente) unico di riferimento nella composizione delle fasce di merito sportivo nei sorteggi, a livello sia di club sia di nazionali, quali indici di valutazione della forza attuale delle squadre interessate.

Con il passare del tempo vi è stato l’inevitabile susseguirsi di ritocchi e versioni al fine di giungere alla meta del metro di giudizio perfetto; in realtà, traguardo irraggiungibile perché tutti i ranking, per quanto legati a numeri e cifre, sono comunque frutto di scelte soggettive (p.es., l’arco temporale coperto e la quantificazione dei pesi correttivi) e basati sui risultati ottenuti nel passato, senza dimenticare l’esistenza di situazioni talmente al limite dove ogni valutazione non risulta mai del tutto soddisfacente (si veda il Paraguay nella Coppa America 2011, sconfitto in una finale raggiunta… senza mai vincere una gara se non ai rigori).

Limitandomi a quelli per nazionali, al fine di illustrarne le differenze fra uno e l’altro, il consueto strumento ottimale è stilare i ranking a una data prefissata, uguale per tutti: pertanto, in quest’analisi valuterò le nazionali affiliate all’UEFA al termine di Euro 2016 usando i 7 principali finora adottati aventi carattere “universale”, cioè capaci di generare una graduatoria che abbracci tutte le federazioni della confederazione. I ranking usati sono stati ben di più ma gli esclusi hanno come “obiettivo” solo le partecipanti a una specifica fase finale e riproporli in uno scenario più ampio avrebbe inevitabilmente portato a creare un eccessivo numero di ex æquo, tale da vanificare lo scopo di una qualsiasi classifica.

Alcuni ranking devono essere preliminarmente sottoposti a un’operazione di adattamento alla realtà europea (e del calcio a 11), poiché una pedissequa applicazione porterebbe a risultanti fuorvianti. Pertanto, non mi fermerò alla mera lettera degli algoritmi di calcolo ma cercherò di rivelarne la ratio e di “trasportarla” nell’ambiente UEFA. Infine, per esigenze di brevità, tutte le nazionali sono identificate, nel testo e nelle tabelle, dalla sigla FIFA.
A rendere più stimolante il tutto, rapporterò ogni ranking al sorteggio dei gironi europei di qualificazione alla Coppa del Mondo 2018 sotto due punti di vista:

1) valutando la difficoltà del girone reale dell’ITA (il G, dove affronta ESP, ALB, ISR, MKD e LIE) secondo i responsi del ranking appena analizzato;
2) effettuando un “risorteggio” del gruppo dell’ITA, usando le (diverse) fasce di merito di merito scaturite dal ranking analizzato e mantenendo il medesimo livello di difficoltà (relativa) del reale.

A tale scopo, nella tabella espositiva le nazionali sono contraddistinte per fasce colorate per meglio individuare quelle di merito (gialla la prima, grigia la seconda, rossa la terza, verde la quarta, azzurra la quinta e viola la sesta, con la RUS, esentata, lasciata in bianco).

Ranking AFC

Il primo ranking presentato, seppur oggi abbandonato, è anche il più semplice, essendo null’altro che la classifica finale completa (qualificazioni comprese) di Euro 2016. Tuttavia esiste una differenza rispetto a come si stila di consueto poiché, a parità di turno di eliminazione, fanno testo i risultati lì (e non fin lì) ottenuti, accentuando così, specie dove vi è l’eliminazione diretta, il rischio di:

a) avere pari merito, come GER e WAL entrambe terze perché tutt’e due sconfitte 2-0 in semifinale;
b) iniqua valutazione per il livellamento fra quanto ottenuto al 90’ e al 120’, come per la CRO, sconfitta 1-0 ai supplementari dal POR agli ottavi, e per tale motivo posta nella stessa posizione della NIR (anch’essa perdente 1-0) e sotto ENG e IRL (superate 2-1) ma per tutt’e tre con risultati al 90’.

Inoltre, in ambito asiatico i tornei sono strutturati in modo tale che, in ogni turno, tutte le squadre impegnate giochino lo stesso numero di gare, accortezza non presente dalle nostre parti; tuttavia, i “danni” concreti si riducono all’unico girone eliminatorio a 5 (e non 6) squadre, a causa del quale, fra i punti e la differenza reti, inserisco il discriminante aggiuntivo del minor numero di partite giocate. Poi, per motivi di “conformità” con gli altri ranking (seppur non tutti), dove non è conteggiata in alcun modo, alla CRO e alla SRB sono “restituiti” i punti delle penalizzazioni subite. Infine il KOS, assente a Euro 2016, è inserito d’ufficio in coda.


Legenda. FED: federazione; T: turno di eliminazione (V: vincitore; F: finale; S: semifinali; Q: quarti di finale; O: ottavi di finale; G: gruppi della fase finale: P: spareggi; G: gruppi delle qualificazioni).

L’ITA si piazza al 5° posto, alla pari con la POL, terminando in prima fascia; il sorteggio mondiale, secondo i canoni AFC, vede gli Azzurri privi di avversari di terza, avendone 2 di seconda, ESP e ALB (!).

Il “risorteggio” qui è duplice, complice l’ex æquo con la POL; pertanto, considerando l’ITA:
a) 5ª, termina nel Gruppo E, in compagnia di TUR, CZE, BLR, SRB e (nuovamente) MKD;
b) 6ª, termina nel Gruppo F, in compagnia di ENG o IRL (anch’esse alla pari), SWE, NED, LVA e MLT.

Ranking UEFA 1

Il secondo ranking è il primo elaborato proprio dall’UEFA, accomunato con quello AFC da due caratteristiche: oltre a non essere più usato, soppiantato dalla seconda e attuale versione, è anch’esso molto semplice, trattandosi della media punti per partita ottenuta nelle gare dei gruppi di qualificazione all’ultima edizione di Europei (2016) e Mondiali (2014). Sono quindi escluse le gare sia delle fasi finali sia degli spareggi, e non si tiene conto delle penalizzazioni subite da CRO e SRB; nessun correttivo è previsto per la FRA, esentata dalle ultime eliminatorie, che è quindi valutata esclusivamente per quanto raccolto nel cammino verso il Brasile. Infine, in caso di parità, prevale chi ha la maggiore media punti nelle qualificazioni più recenti, mentre il KOS, assente in entrambi i tornei, è nuovamente posto d’ufficio in coda.


Legenda. FED: federazione; M: media punti per gara (P/G); P: punti; G: gare.

ESP e ENG, in testa alla classifica, hanno però fatto seguire, a brillanti campagne eliminatorie, esiti opachi nella fasi finali, fra l’altro i medesimi: eliminazione ai gironi nei Mondiali e agli ottavi negli Europei. I due vincitori dei tornei interessati si piazzano al 3° (GER) e 5° (POR) posto; in mezzo il BEL. Per l’ITA non cambia granché rispetto all’AFC, attestandosi in 6ª piazza.
Nell’ottica UEFA, il girone eliminatorio mondiale dell’ITA si rivela privo di formazioni di seconda e terza fascia, “compensate” da due di quarta (ISR e ALB) e di prima (agli Azzurri si affianca la citata ESP), mentre il “risorteggio” consegna l’ITA al Gruppo F, in compagnia di BIH, TUR, ALB (nuovamente), MDA e MLT.

Appuntamento a domani con la seconda parte.



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