Tre competizioni nel giro di una settimana e la top 10 del
nostro Rendimento Allenatori subisce tanti scossoni e cambi di posizione.
SERIE A
La sconfitta rimediata domenica a Torino ha costretto Rafa Benitez a ripiegare al terzo posto
ad 1.2 punti da Montella. Nulla è perduto insomma con questi ritmi e,
soprattutto, nulla è ancora certo nemmeno per quel che riguarda la vittoria
finale dato che tutti e tre i mister ancora impegnati in tre competizioni.
Dietro di loro tiene botta come può Rudi Garcia, uscito vincitore dall’inferno di Rotterdam contro il
Feyenoord salvo poi ottenere l’ennesimo pareggio in campionato, questa volta
contro la Juve.
Al quinto posto colui che assieme è Vincenzo Montella è
considerato l’eroe del momento. Giampiero
Ventura sconfigge l’Athletic Bilbao fuori casa, si qualifica per gli ottavi
di Europa League ed entra di diritto nella gloriosa storia del club granata.
Era infatti dalla finale di Coppa Uefa 1991-1992 con Emiliano Mondonico in panchina che il Torino non arrivava così in
alto in Europa. Lo straordinario momento dei granata non si è comunque concluso
giovedì scorso. Contro ogni pronostico tecnico e di forma fisica, domenica la
banda di Ventura ha sconfitto il Napoli raggiungendo il quattordicesimo
risultato utile per la nostra classifica nelle ultime sedici partite ufficiali.
Ventura scavalca così Sinisa
Mihajlovic che non potendo contare su altre competizioni che non siano il
campionato si è visto impoverire nella classifica la bella vittoria ottenuta
dalla sua Sampdoria a Bergamo. Una sconfitta, quella dell’Atalanta, che ha
portato la dirigenza ad esonerare il tecnico Colantuono in favore del più esperto Edy Reja. A quanto pare, da
quanto trapela, la frattura tra il gruppo ed il tecnico era ormai insanabile.
Chissà.
Tornando alla top 10 dietro a Mihajlovic troviamo Stefano Pioli, penalizzato dal pareggio
casalingo per 1-1 col Napoli in semifinale di Coppa Italia. Gasperini, pur essendo rimasto fermo
anche in campionato causa “affare Parma” resta comunque ottavo davanti a Mazzarri. Chiude invece la top 10 il
povero Pippo Inzaghi, sempre col
fondoschiena sulla graticola e la testa sul patibolo. Pronto a saltare alla
prima sconfitta e altrettanto pronto a sentirsi confermare ad ogni vittoria.
Non importa contro chi sia e come questa venga. Ci si chiede a chi possa
giovare un atteggiamento simile, visto anche che l’involuzione tattica è
evidente ad ogni partita e come stato di forma fisica il Milan è dietro pure al
Parma che manco scende in campo, ma tant’è la dirigenza ha scelto questa
strada.
Eusebio Di Francesco,
decimo la scorsa settimana, causa una vistosa flessione nei risultati, dovuta
principalmente ai tanti infortunati e squalificati che stanno decimando la sua
difesa, scivola addirittura al quattordicesimo posto, scavalcato da Sarri, Iachini e Mancini.
Nei bassifondi due settimane di completa inattività stanno
permettendo a Donadoni di contenere
la corsa verso il meno infinito. Ora davanti a lui c’è Gianfranco Zola che sta riuscendo nella clamorosa impresa di
peggiorare il Cagliari di Zeman in
risultati e qualità. Ce ne voleva a far peggio dello Zeman di Cagliari ma Zola
ci sta riuscendo. E nonostante la sconfitta casalinga contro il Verona in
quello che a tutti gli effetti era da considerare il primo vero spareggio
salvezza, Zola è stato confermato sulla panchina sarda. Contenti loro contenti
tutti. Ringrazia così Corini che
diventa terzultimo e ancor più Bisoli
che abbandona l’antipodio.
Di seguito i risultati della Serie B e della Lega Pro. I
cadetti han giocato ben due turni dall’ultimo aggiornamento mentre nella terza
serie professionistica a giocare due turni è stato solo il Girone A. La
classifica ovviamente ne risente.
SERIE B
LEGAPRO
E concludiamo come sempre con la carrellata estera. Di
seguito le classifiche del rendimento allenatori di Premier League, Liga
spagnola, Bundesliga tedesca e Ligue 1 francese.
PREMIER LEAGUE
LIGA
BUNDESLIGA
LIGUE 1
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