venerdì 16 gennaio 2015

UEFA NATIONS LEAGUE: UN TORNEO, MILLE PROBLEMI?

Rado Il Figo ci porta alla scoperta del regolamento della nuova UEFA Nations League, analizzandone i possibili punti critici.



PREMESSE


Nel marzo 2014 è stato ufficializzato un nuovo torneo europeo, figlio della (fin troppo) fervida fantasia di Platini: l’UEFA Nations League (UNL), un vero e proprio scudetto per nazionali, visti struttura per divisioni e meccanismo di promozioni/retrocessioni che lo regolano.

Da quella data sono stati poi svelati maggiori dettagli sulla competizione, tali da poterne ricavare una prima analisi critica. In questa sede voglio però soffermarmi solo sui problemi prettamente organizzativi, tralasciando l’aspetto “filosofico” del torneo, nato per rispondere a tre esigenze:

- ridurre sensibilmente il numero di amichevoli (fra europee), poco sentite a livello d’impegno;

- coprire l’assenza di tornei ufficiali (o meglio delle loro fasi finali) negli anni dispari;

- permettere alle nazionali minori l’accesso alla fase finale degli Europei.

Brevemente, l’UNL riempie l’intero calendario agonistico europeo “sostituendosi” alle partite amichevoli, svolgendosi negli anni pari fra la fine di un Mondiale e l’inizio dei gironi eliminatori del successivo Europeo, e viceversa, con un’appendice negli anni dispari volta a eleggerne il campione. Inoltre, per le edizioni precedenti un Europeo, funge da “eliminatoria alternativa” con in palio ben 4 biglietti per la fase finale (allargata a 24 partecipanti da Euro2016 in corso, per l’ennesima opinabile novità voluta dall’attuale presidente UEFA). In pratica, più che “alternarsi” a Mondiali ed Europei, l’UNL ne “accompagna” la fase qualificatoria.

Nel dettaglio, le 54 nazionali UEFA sono ripartite in 4 Divisioni (A, B, C e D), a loro volta suddivise in 4 Gruppi (1, 2, 3 e 4) da tre o quattro squadre l’uno. Per la prima edizione, fissata per il 2019, la ripartizione in Divisioni si appoggia al ranking UEFA aggiornato al termine delle eliminatorie di Russia 2018, spareggi compresi, secondo il seguente schema:

- le prime 12 nazionali nella Divisione A;
- le 12 nazionali dal 13° al 24° posto nella Divisione B;
- le 14 nazionali dal 25° al 38° posto nella Divisione C;
- le 16 nazionali dal 39° al 54° posto nella Divisione D.



Le Divisioni A e B sono suddivise in 4 Gruppi da tre squadre l’uno, la D in 4 da quattro e la C in 2 da tre (l’1 e il 2) e 2 da quattro (il 3 e il 4). Per le edizioni successive, la composizione delle Divisioni muta tramite 12 promozioni/retrocessioni: le 4 prime classificate di B, C e D salgono nella superiore e le 4 ultime di A, B e C scendono nell’inferiore. Mentre, come ovvio, le 4 ultime della D rimangono lì dove sono, le 4 prime di A accedono alle “final four” (ff) articolate in semifinale e finale a gara unica, per il titolo di campione di UNL.

I 4 biglietti posti in palio per gli Europei sono equamente distribuiti fra le 4 Divisioni (uno a testa) e assegnati alle vincenti di appositi spareggi, strutturati quasi come le ff, fra le 4 prime classificate. Qualora una prima si fosse già qualificata agli Europei, il suo posto negli spareggi sarà preso dalla successiva meglio classificata nella Divisione, pescando, se necessario, anche nell’inferiore.


UN GIUGNO PIENO D’IMPEGNI?



Noto il calendario, posso costruire una simulazione completa per evidenziare i problemi organizzativi posti dall’UNL. Per prima cosa, alcune semplificazioni:

- le nazionali, per esigenze di spazio, sono identificate colla sigla ufficiale FIFA;
- è usato il ranking UEFA aggiornato al termine delle eliminatorie di Brasile 2014 (usato per i sorteggi di Euro2016).

La cronologia delle gare di UNL 2019 è la seguente:

- settembre 2018: 2 giornate di gare dei gruppi;
- ottobre 2018: 2 giornate di gare dei gruppi;
- novembre 2018: 2 giornate di gare dei gruppi;
- giugno 2019: ff (2 gare);
- marzo 2020: 4 spareggi, articolati in semifinali e finale a gara unica (12 partite totali);

Euro2020, cui l’UNL 2019 si abbina, è un’edizione particolare del torneo, cosiddetta “itinerante”, anche se ritengo meglio definirla “dei 13 organizzatori”, un’altra delle discutibili idee realizzate da Platini. Di conseguenza, i gironi eliminatori sono 10, da cinque o sei squadre, ognuno dei quali qualifica le prime 2. Ritengo che da Euro2024 in avanti, con una sola organizzatrice e unica ammessa direttamente alla fase finale, la struttura rimarrà la medesima e che quindi le 19 qualificate saranno le 10 prime e le 9 migliori seconde (ovvero le 8 migliori seconde e la vincente dello spareggio fra le 2 peggiori).

Le eliminatorie di Euro2020 sono così scaglionate:

- marzo 2019: 2 giornate di gare dei gruppi;
- giugno 2019: 2 giornate di gare dei gruppi;
- settembre 2019: 2 giornate di gare dei gruppi;
- ottobre 2019: 2 giornate di gare dei gruppi;
- novembre 2019: 2 giornate di gare dei gruppi.

Un primo potenziale problema è reso più evidente dalla sottostante tabella che riassume le giornate di gara, mese per mese, di UNL e di qualificazioni a Euro2020:


A giugno 2019 sono previste sia le ff sia 2 giornate di gironi eliminatori: conseguentemente, le vincitrici dei 4 Gruppi di Divisione A correrebbero il rischio di giocare 4 gare in un mese. Per evitarlo, le partecipanti alle ff sono inserite in gironi eliminatori da cinque, coi due turni di riposo previsti coincidenti alla 3ª e 4ª giornata dei gironi da sei. Pertanto, il sorteggio dei gironi eliminatori avviene a conclusione dei Gruppi di UNL (novembre/dicembre 2018) posticipando di un anno la scadenza attuale posta al termine delle qualificazioni del Mondiale o degli Europei precedenti (nel nostro caso, di Russia 2018, quindi a novembre/dicembre 2017).

La soluzione, equa sotto il profilo sportivo, però cozza contro una novità delle qualificazioni di Euro 2016, dove si è inaugurata la “Settimana del Calcio”, cioè la spalmatura in diversi giorni delle gare di qualificazione per una migliore vendita dei diritti tv, ora centralizzata e gestita dall’UEFA. Per tale scopo, GER, ENG, ITA, NED e ESP sono state inserite appositamente nei gironi eliminatori più corposi al fine di garantire loro di giocare il maggior numero di gare, essendo le federazioni le cui emittenti hanno sborsato le somme più cospicue; poiché è facile pensare che alcune di queste potranno essere anche le protagoniste delle ff, si hanno così due esigenze in conflitto. Infatti, da una parte devono essere inserite in un girone eliminatorio da cinque per poter disputare solo le ff in giugno, dall’altro devono far parte di un girone da sei per poter scendere in campo nelle qualificazioni 10 e non 8 volte. Probabilmente l’UEFA ha pensato che le ff abbiano lo stesso peso delle gare di qualificazione, e quindi la nazionale eventualmente “in conflitto” possa tranquillamente finire in un girone a 5 poiché le due partite giocate in meno in tale contesto saranno letteralmente sostituite dalle 3 di ff.


FACCIAMO GRUPPO?



Se la ripartizione fra Divisioni è nota, affidandosi al ranking UEFA per la prima edizione e al meccanismo di promozioni/retrocessioni per le successive, dev’essere invece ancora svelata la suddivisione nei Gruppi. Le soluzioni sono essenzialmente riconducibili alle seguenti:

- a tavolino per vicinanza geografica;
- per sorteggio, che a sua volta può essere:
1) libero, senza vincoli particolari;
2) pilotato, con la preliminare distribuzione delle nazionali in fasce, le quali a loro volta potrebbero essere:
A.      geografiche;
B.      di merito (sportivo).

Fosse solo per “tradizione”, quasi certamente la strada scelta sarà l’ultima, un sorteggio pilotato per fasce di merito, e su tale impianto ho modulato la mia simulazione. Se, però, per la prima edizione gioco forza ci si affida al ranking UEFA, per le successive questo potrebbe essere sostituito dal piazzamento ottenuto nel torneo precedente. P.es.: ipotizzando 3 fasce per la Divisione B, la prima (delle teste di serie) potrebbe essere composta dalle 3 retrocesse dalla A, la seconda da chi ha disputato la B giungendo seconda nel suo gruppo e, infine, la terza dalle 4 promosse dalla C.


PAGANINI NON REPLICA, L’UNL SÌ?



La tabella sottostante illustra la simulazione della composizione prima edizione di UNL: per semplificare le cose, le nazionali sono state letteralmente inserite in ordine di ranking. I colori, invece, contraddistinguono le fasce di merito “tradizionalmente” usate per il sorteggio dei gironi eliminatori di Euro2020, e per la precisione:

- giallo per la prima fascia (o teste di serie), ipotizzando che in essa vi sia comunque il detentore;
- grigio per la seconda fascia;
- marrone per la terza fascia;
- verde per la quarta fascia;
- azzurro per la quinta fascia;
- viola per la sesta fascia.


Come si nota, in ogni Divisione vi sono squadre di 2 diverse fasce, addirittura 3 per la D (sempre che l’UEFA non ne adotti una maxi da 14 come quinta). Ciò potrebbe portare a un ulteriore vincolo al sorteggio dei gironi di qualificazione di Euro2020, per evitare di inserire nel medesimo due (o più) nazionali già incontratesi nei gruppi di UNL. P.es., poiché NIR, MKD (o LUX) e MLT già si affrontano nel Gruppo 1 di Divisione D (D1), si potrebbe vietare che le stesse finiscano anche nel medesimo girone eliminatorio di Euro2020, pur appartenendo a 3 fasce diverse.




Non è certo se sia sentita o no tale esigenza, tuttavia un particolare indirettamente pare confermarlo, e giustifica l’avverbio “tradizionalmente” posto qui sopra quando sono state citate le fasce di merito. È evidente che il meccanismo da usare per evitare il “doppio confronto” nei gruppi di UNL e nei gironi di Euro2020 è (relativamente) semplice da strutturare finché siamo nella prima edizione di UNL; dalle successive, infatti, la situazione potrebbe essere molto più ingarbugliata, nulla vietando che vi siano Gruppi di UNL composti da nazionali tutte di fasce diverse (mentre nell’edizione inaugurale almeno 2 sono di medesima fascia). Forse proprio per mantenere il numero di abbinamenti incompatibili nei limiti così ridotti, la composizione delle fasce per i gironi eliminatori da Euro 2020 in poi avviene in base non al ranking UEFA bensì alla classifica finale di UNL. Non è stato però ancora precisato se detta classifica sia “rigida” (per cui il primo discriminante è la Divisione, segue il piazzamento, e si continua coi punti, ecc.) ovvero “elastica” già recependo le promozioni/retrocessioni (come avviene, p.es., nel disegnare il tabellone di Coppa Italia).

La tabella sottostante raffigura come cambia la composizione delle fasce nei tre metodi.


Al di là del diverso ordine di “inserimento”, ai fini pratici, cioè della fascia in cui si cade, le differenze fra “rigida” ed “elastica” toccano solo 4 coppie di squadre; per la precisione:

- le 2 migliori terze di Divisione A e le 2 migliori prime di Divisione B, incerte fra 1ª e 2ª fascia;
- le 2 quarte di Divisione C e le 2 peggiori prime di Divisione D, incerte fra 4ª e 5ª fascia.

In tutti i casi, l’uso della classifica UNL:

- impedisce alle partecipanti alle ff di finire nel medesimo girone eliminatorio;
- non garantisce al detentore degli Europei di essere in 1ª fascia (a meno d’inserimenti d’ufficio, esattamente come ora);
- assegna le 4 quarte di Divisione D a un girone eliminatorio a 6 squadre.
Restano sul tavolo altre possibili incompatibilità non ancora sviluppate dall’UEFA:
- ogni girone eliminatorio di Euro 2020 può avere dalle 0 alle 4 potenziali spareggianti: si potrebbe vincolare il sorteggio affinché queste siano il più equamente distribuite, in modo che in ogni girone ve ne sia almeno 1 e non più di 2;
- qualunque sia la classifica UNL adottata (rigida o elastica), mentre le potenziali spareggianti di 3 Divisioni appartengono tutte alla medesima fascia, per una (la D ovvero la B) sono di due diverse e quindi potrebbero finire nel medesimo girone; un ulteriore vincolo potrebbe, per l’appunto, riguardarne l’inserimento delle spareggianti della stessa Divisione comunque in gironi eliminatori diversi.
Tuttavia, è anche vero che le spareggianti sono definitivamente individuate solo al termine dei gironi eliminatori, per cui i due eventuali vincoli suddetti possono essere stati tralasciati proprio per tale motivo. In pratica, avrebbe poco senso vincolare il sorteggio per evitare precoci incroci fra le potenziali spareggianti, lasciandolo libero (inevitabilmente) di anticipare le sfide fra le definitive e reali.


E IL RANKING UEFA?



Anche il ranking UEFA rimane coinvolto a vario titolo. Innanzi tutto, comprenderà le gare di UNL e, in caso di risposta affermativa, come saranno inquadrate? Ricordo che la sua attuale struttura coinvolge solo le partite valide per Mondiali ed Europei, e l’UNL non è né gli uni né gli altri, per cui dovrebbe essere esclusa. Tuttavia, come visto, a edizioni alterne vale anche quale eliminatoria della Coppa Henry Delaunay (Europei): sarà quindi inserita solo quando è in palio un biglietto per il torneo continentale, coi conseguenti problemi di omogeneità? Su questo verso, per il ranking FIFA i problemi si limitano, si fa per dire, solo al peso da attribuire alle gare di UNL; è scontato che saranno conteggiate ma quali:

- amichevoli ovvero
- partite di fase finale degli Europei ovvero;
- partite di fase finale degli Europei nelle edizioni che accompagnano le eliminatorie dei Mondiali, e di fase eliminatoria nelle altre?

Un altro fronte aperto per il ranking UEFA riguarda la sua stessa esistenza. Infatti, oggi è usato solo per i sorteggi degli Europei, ma si è visto che per i gironi di qualificazione sarà sostituito dalla classifica dell’UNL; pertanto dovrebbe rimanere per la fase finale, anche perché è impossibile “aggiornare” la classifica di UNL coi risultati dei gironi eliminatori, con gli evidenti scompensi generati dal valutare le nazionali in due diversi modi all’interno dello stesso torneo. 

Inconveniente, a onor del vero, non sconosciuto nel mondo del calcio: p.es, a Sudafrica 2010, per le squadre asiatiche si usò il ranking AFC nelle qualificazioni e quello FIFA (come per tutte) nella fase finale.


SITUAZIONE IDEALE?



I veri nodi gordiani escono, però, negli spareggi. Da qui in avanti, le tabelle propongono la situazione al termine dei Gruppi di UNL, per cui i numeri della prima colonna rappresentano la posizione in classifica; inoltre, variando di volta in volta, in rosso sono contraddistinte le nazionali che si qualificheranno a Euro2020 via gironi eliminatori “normali” e in bianco quelle lì eliminate.

La tabella sottostante illustra la “situazione ideale”, almeno nelle intenzioni di chi ha elaborato l’UNL.


Nessuna delle vincitrici dei 16 Gruppi delle 4 Divisioni si è poi qualificata a Euro2020 (giungendo quindi al massimo al terzo posto nel girone eliminatorio) e quindi tutte e 16 le prime classificate disputano gli spareggi per i 4 posti mancanti a completare il quadro delle 24 finaliste. Per la precisione, è assegnato un posto alla vincente degli spareggi fra:

- ESP, GER, NED e ITA per la Divisione A;
- SWE, DEN, SUI e BEL per la Divisione B; 
- SVK, ROU, AUT e POL per la Divisione C; 
- NIR, ALB, LTU e MDA per la Divisione D.

Tutto bene? Non proprio; infatti, già nel quadro più idilliaco si possono riscontrare alcune perplessità: in primo luogo, le 16 nazionali summenzionate iniziano i gironi eliminatori sapendo di avere in tasca una seconda possibilità di qualificarsi. Ciò potrebbe creare dei problemi nelle ultime giornate quando la situazione di classifica delle interessate è tale da rendere, nei fatti o matematicamente, irraggiungibile la qualificazione per tale via. In poche parole, una volta svaniti i primi due posti, si potrebbe puntare tutto sugli spareggi (già certi) disinteressandosi delle rimanenti gare del girone.

In secondo luogo, le 4 prime di Divisione A s’incontrano anche a giugno 2019, per contendersi il titolo di campione di UNL, e la “ripetizione” delle sfide è inevitabile in quanto:

- a giugno 2019 non si conoscono ancora le spareggianti di Divisione A, per cui è impossibile posticipare l’impegno a marzo 2020, facendolo valere letteralmente “doppio”,come ff e come spareggi;
- non si possono nemmeno considerare “retroattivamente” le ff come spareggi (anticipati) una volta terminati i gironi eliminatori e appurato che le 4 protagoniste sono le medesime, per evitare il possibile rischio di un campione UNL già qualificato (a tale titolo) prima della conclusione delle partite in programma.


CHI INCONTRA CHI?



Spareggi e ff hanno la medesima struttura, l’eliminazione diretta a gara unica, ma diversa formula. Infatti, le ff:

- si giocano in sede unica, non necessariamente corrispondente a una delle 4 squadre interessate;
- gli abbinamenti per le semifinali sono affidati al sorteggio libero.

Al contrario, per gli spareggi:

- ogni gara è ospitata da una delle due squadre interessate, scelta direttamente per le semifinali e per sorteggio per la finale;
- gli accoppiamenti delle semifinali sono decisi a tavolino.

La diversità di trattamento è giustificata: infatti, nelle ff si rientra sempre nella situazione ideale illustrata dalla precedente tabella, e ci si può tranquillamente appoggiare al sorteggio libero, nonché alla sede unica, potendo considerare le 4 squadre “alla pari” (sono tutte giunte prime del rispettivo Gruppo), ma negli spareggi non è sempre così, e basta discostarsi un attimo dal “quadro perfetto” per rendersi conto di non potersi affidare alla sorte per ragioni di equità sportiva. Ragion per cui, negli spareggi gli accoppiamenti seguono il cosiddetto “tabellone tennistico” (dove la prima affronta l’ultima, la seconda la penultima, la terza la terz’ultima e così via), e il sorteggio, effettuato prima della loro disputa, individua solo se la finale sarà giocata in casa della vincente della prima o della seconda semifinale.

I seguenti esempi per la Divisione D chiariranno i diversi casi che possono verificarsi:


In questa prima situazione, del tutto “liscia”, l’accoppiamento è NIR con GIB (prima contro quarta) e AZE con LIE (seconda contro terza).Tuttavia il “tabellone tennistico” fa correre il rischio di ripetere gare già giocate nei Gruppi, come nel seguente caso:


Qui gli accoppiamenti NIR-MLT e AZE-KAZ ripropongono sfide già disputate, rispettivamente, nel Gruppo 1 e 2. È però vero che dette ripetizioni possono essere inevitabili:


Eventualità particolarissima, ne convengo, in cui le uniche 4 non qualificate di un’intera Divisione appartengono al medesimo Gruppo, ma non per questo impossibile da verificarsi. Chiaramente qui, anche se ci si affidasse al sorteggio libero, si assiste inevitabilmente a una… tripla rivincita.



Rimane un mistero (a titolo personale) perché la sede della finale degli spareggi non sia altrettanto decisa a tavolino in casa della meglio piazzata. Probabilmente, si è voluto dare un’opportunità di giocare fra le mura amiche anche alla peggior classificata, altrimenti costretta a giocare sempre in trasferta.


IO ENTRO AL POSTO DI…?



Qualora una delle prime si fosse qualificata via girone eliminatorio a Euro2020, il suo posto negli spareggi è preso dalla meglio piazzata della medesima Divisione. In concreto, però, come funziona questa sostituzione? Vediamo il seguente caso:


Negli spareggi di Divisione A, chi partecipa invece di ITA, l’unica prima già qualificata? Poiché la lettera della norma parla di meglio piazzata nella medesima Divisione e non nel medesimo Gruppo, la prescelta è ENG, seconda del Gruppo 1, e non CRO, appartenente al Gruppo 4 di ITA ma giunta solo terza.

Tuttavia, vi è una diversa chiave di lettura: la meglio piazzata (non qualificata) potrebbe intendersi non tanto la squadra con la migliore posizione nel suo Gruppo, quanto la migliore squadra dell’intera Divisione. Infatti, CRO è terza in A4 ma potrebbe aver raggranellato 6 punti, mentre ENG, seconda in A1, averne totalizzati appena 2. In tal caso, è più equo che ITA sia sostituita da chi ha ottenuto la posizione più alta (ENG) oppure da chi ha totalizzato più punti (CRO)? Non so come intenda muoversi l’UEFA, anche se ritengo più facile da percorrere la prima soluzione, come ho già seguito finora adottando la seguente semplificazione, tale per cui all’interno di ogni Divisione:

- le squadre in n-esima posizione sono sempre migliori (in termini di punti, differenza reti, ecc.) di tutte quelle in (n+1)-esima e peggiori di tutte quelle in (n-1)-esima;
- la squadra in n-esima posizione nel Gruppo X è sempre migliore della n-esima del Gruppo (X+1) e peggiore della n-esima del Gruppo (X-1).

In tal modo, p.es., in ogni Divisione, tutte le seconde sono migliori di qualsiasi terza e peggiori di qualsiasi prima, così come la seconda del Gruppo 3 è sempre migliore della seconda del Gruppo 4 e peggiore della seconda del Gruppo 2 (e 1).


LA TERZA INCOMODA



Nei precedenti due paragrafi ho volutamente tralasciato di analizzare la Divisione C, l’unica con Gruppi di diversa consistenza, da 3 (C1 e C2) o 4 (C3 e C4) squadre, scoglio da superare sia per gli abbinamenti a tavolino sia nella ricerca delle sostitute. Pure in questo caso, devo ricorrere a mere congetture nell’individuare il metodo per “uniformare” la classifica dei 4 Gruppi: giocando su quanto accade a livello UEFA da parecchie stagioni, ritengo che le prime, le seconde e le terze di C3 e C4 saranno “riclassificate” al netto di quanto ottenuto contro la quarta del proprio Gruppo, mantenendo la posizione conquistata. In tal modo, le sei squadre giunte ai primi tre posti dei 4 Gruppi di Divisione C sono tutte valutate per 4 partite, mentre le due quarte di C3 e C4 sono sempre relegate alle ultime due posizioni della Divisione. Anche per tale motivo, propendo che il primo discriminante sia la posizione nel proprio Gruppo e non i punti conquistati, e la semplificazione del paragrafo precedente, chiaramente, tiene conto di detta riclassificazione.


INSOMMA, CHI ENTRA AL MIO POSTO?



Finora, esclusa l’ultima tabella proposta, ho sempre presentato situazioni “facili” riguardo alla scelta delle 4 spareggianti; infatti,in ogni Divisione:

- le 4 prime non si erano qualificate;
- ovvero si contavano esattamente 4 non qualificate.

Vediamo cosa accade quando le non qualificate sono 3 o meno. L’UEFA ha chiarito si debba pescare nella Divisione inferiore per le dovute integrazioni, sempre scegliendo fra le meglio piazzate. Tuttavia, ho seri dubbi che si agirà esattamente in tal modo. Vediamo alcuni esempi:


In Divisione A, solo ESP e GER non si sono qualificate; per trovare le altre 2 spareggianti, bisogna ricorrere alla B, dove la scelta dovrebbe cadere su SWE e DEN, le 2 migliori prime. Tutti contenti? Non proprio; se così fosse:
- ESP e GER giocano, come previsto, contro 2 avversarie di Divisione inferiore;
- ISR e NOR, già “doppiamente” eliminate (nei gironi e in UNL), sono invece chiamate a sostituire, negli spareggi di Divisione B, SWE e DEN andate a integrare quelli di Divisione A; 
SUI e BEL spareggiano per la Divisione B non già contro SWE e DEN, bensì contro ISR e NOR, avversarie più deboli;

a rimetterci sono SWE e DEN, chiamate a integrare gli spareggi di Divisione A, e quindi a giocare contro avversarie più forti, e in tal modo paradossalmente penalizzate dall’essere le due migliori formazioni della B.

Ritengo pertanto impercorribile seguire alla lettera le (scarne) norme fin qui pubblicate. Più realisticamente, le sostituite sono pescate nella Divisione inferiore fra le non qualificate e le non ammesse agli spareggi. Per arrivare al risultato voluto, bisogna però partire dalla D e proseguire a ritroso; così, gli spareggi sono i seguenti:

- Divisione D: NIR-MDA e ALB-LTU;
- Divisione C: SVK-POL e ROU-AUT;
- Divisione B: SWE-BEL e DEN-SUI;
- Divisione A: ESP-NOR e GER-ISR.

Una volta fissati gli spareggi di B, rimangono solo due squadre “libere”, NOR e ISR, e sono queste a integrare gli spareggi di A, e non SWE e DEN. In tal modo:

- ESP e GER giocano, come previsto, contro 2 avversarie di Divisione inferiore (ISR e NOR, più deboli di SWE e DEN);
- ISR e NOR, già “doppiamente” eliminate (nei gironi e in UNL), sono invece chiamate a integrare gli spareggi di Divisione A;
- SWE, DEN, SUI e BEL spareggiano per la Divisione B contro le avversarie “corrette”.

Tuttavia, anche così rimangono “scoperti” alcuni punti; ne vediamo ora un paio.
In primo luogo, ogni Divisione deve produrre una qualificata a Euro2020 via spareggi ma non sempre ciò è possibile. Analizziamo la seguente situazione:


È un caso che potrebbe tranquillamente sempre verificarsi giacché la composizione dei gironi eliminatori segue la classifica di UNL: poiché in A vi sono inevitabilmente solo squadre di prima e di seconda fascia, è lecito attendersi che tutt’e 12 si qualifichino. Ragionando in termini generali, come ci comporta se tutte le nazionali di una Divisione accedono poi agli Europei via gironi eliminatori?

Applicando quanto fissato poco sopra, scegliamo le 4 spareggianti partendo dal fondo e ottenendo:

- Divisione D: NIR-MDA e ALB-LTU;
- Divisione C: SVK-POL e ROU-AUT;
- Divisione B: TUR-NOR e SVN-ISR.

Arrivati alla A, bisogna fermarsi, non essendovi squadre: bisogna quindi procedere a una totale integrazione pescando dalla B, ma anche qui, fissati gli spareggi, non si hanno più nazionali. Inevitabilmente, si deve scendere in C e qui procedere prelevando le 4 seconde (MNE, ARM,SCO e FIN), che andranno a dar vita agli spareggi di A.

La Divisione C, di fatto, regala così due biglietti per la fase finale: ma, paradossalmente, uno alla migliore delle prime (come “da norma”) e l’altro alla migliore delle seconde (quali “sostitute” delle nazionali di A). Ritengo però che, in tal caso, si debba considerare la situazione reale di una Divisione C cui spettano 2 finaliste e pertanto il tabellone completo corretto degli spareggi debba essere il seguente: 
- Divisione D: NIR-MDA e ALB-LTU; 
- Divisione C (1): SVK-FIN e POL-MNE; 
- Divisione C (2): ROU-SCO e AUT-ARM. 
- Divisione B: TUR-NOR e SVN-ISR.

Un secondo punto ancora scoperto sulle integrazioni delle spareggianti prevede il ricorso a nazionali di Divisione inferiore. Anche qui esiste un caso in cui non si può procedere in tale modo.


Per quanto sia mero esempio “scolastico” (inteso come realisticamente inverosimile), come facilmente intuibile i problemi nascono quando è la Divisione D, l’ultima, a presentare meno di 4 squadre non qualificate. Qualunque soluzione si voglia adottare, anche ricorrendo alla “continuità circolare” (per cui dopo la D si “ritorna” alla A), inevitabilmente NIR e ALB affrontano avversarie di Divisione superiore e non inferiore, siano esse FRA e CRO o MNE e ARM.


SPAREGGI ALTERNATIVI



Accogliendo l’obiezione dell’essere sempre più facile trovare i punti critici di una formula che proporre soluzioni per superarli, mi accingo a proporre delle norme alternative per gli spareggi, qualora le non qualificate di una Divisione fossero meno di 4, migliori delle ufficiali e tali da ovviare a tutte le problematiche che ne scaturiscono, come evidenziate nel paragrafo precedente.

Ecco le mie idee se le non qualificate di una Divisione fossero:

- 3: la migliore accede direttamente alla finale cui fronteggia la vincente della (unica) semifinale giocata dalle altre due squadre;
- 2: si gioca solo la finale;
- 1: reputando sportivamente iniqua la qualificazione senza scendere in campo della solitaria spareggiante rimasta (il cui esclusivo merito sarebbe, per l’appunto, essere l’unica nazionale dell’intera Divisione a non aver centrato la fase finale), integro i 3 posti vacanti non pescando dalla Divisione inferiore, bensì assegnandoli alle migliori 3 squadre eliminate nei gironi eliminatori (partendo dalle terze, poi dalle quarte e così via) e non impegnate negli spareggi di UNL;

- 0: gli spareggi di Divisione A (ovvero B, se fosse la A quella coinvolta) assegnano 2 biglietti e non più uno, per cui le semifinali diventano due finali. La soluzione non crea alcun inconveniente, perché qualunque sia la Divisione interamente qualificata, in ognuna delle altre 3 ci sono sempre almeno 4 non qualificate.



Trovi interessanti gli argomenti di questo blog? Ti piacerebbe contribuire a mantenerlo in vita? Senti che chi scrive qui meriterebbe di essere in qualche modo ricompensato? Adesso puoi farlo tramite una donazione!


 

Per maggiori informazioni sulla donazione e su perché donare clicca quihttp://mds78.blogspot.it/2014/08/se-vuoi-puoi-contribuire-calcio-e-altri.html

Segui su Facebook gli aggiornamenti di "Calcio e Altri Elementi": https://www.facebook.com/calcioealtrielementi2


Segui su Twitter gli aggiornamenti di "Calcio e Altri Elementi": https://twitter.com/Calcioealtri

1 commento:

  1. Miseria, ci vuole una laurea in Matematica alla Normale di Pisa per capire tutto questo casino che è scritto. E non è colpa di chi ha scritto l'articolo (anzi), ma dell'UEFA che inventa meccanismi machiavellici spacciandoli per genialate quando anche un bambino di 4 anni che non ha ancora imparato a fare le moltiplicazioni saprebbe fare meglio.
    E ci credo che il 99,99% della gente non capisce un cazzo di tutti questi nuovi regolamenti dato che sono cose che non stanno né in cielo né in terra. Se mi metteste a capo dell'UEFA vi farei ranking e regolamenti per coppe europee che sarebbero accessibili anche alla persona più stupida del mondo.
    E loro fanno i finti geni quando non lo sono.
    Sarei felice se Platini leggesse quanto scritto per rendersi conto di quanto è ridicolo.
    Bravo come calciatore per carità, ma tra Europeo itinerante, ranking Uefa fatto coi piedi e UNL non ne azzecca una (tre idee pessime per me). O ha sbattuto la testa e quindi gli serve un bravo medico o è matto e va internato.
    Complimenti a te Rado per la passione che ci metti ma questo articolo non sarebbe mai stato scritto se alla UEFA ci fossero persone sane di mente ;)
    Ciao, Ale

    RispondiElimina