giovedì 16 ottobre 2014

STATISTICHE GIOCATORI: “PLUS MINUS” GOL BIG EUROPEE 2013/14

Dopo la “Plus-Minus Gol” relativa alla Serie A, Antonio Bomba applica la stessa statistica relativa alle principali squadre europee.

Prosegue su “Calcio e altri elementi” il nostro percorso chiamato plus minus. Vale a dire la differenza reti applicata ad un singolo giocatore. Dopo aver visto la settimana scorsa l’andamento delle grandi del calcio italiano, questa settimana è il turno delle big europee.


Partiamo oggi con l’analisi di quanto fatto dalle migliori squadre europee nel 2013-2014.

E l’apertura aspetta alla prima nazione del ranking Uefa per paesi, vale a dire la Spagna.


REAL MADRID


E per onorare i campioni d’Europa partiremo con il Real Madrid. Un’annata comandata dai portoghesi dato che a sorpresa Pepe trionfa su Cristiano Ronaldo che ottiene lo stesso punteggio di Benzema ma gli è davanti, avendolo ottenuto in un numero di partite inferiore. Dietro un’altra sorpresa come Dani Carvajal che precede uno dei leader della squadra, il difensore goleador Sergio Ramos. Da sottolineare anche la bella prestazione di Luka Modric che si è sempre dovuto adattare a giocare fuori ruolo e dopo l’infortunio di Khedira è diventato quasi insostituibile. A dimostrazione della forza del Real Madrid, e di molte altre squadre di cui parleremo oggi, basti vedere che uno con un plus di 21 come Fabio Coentrao chiude ventunesimo. Unici con un buon numero di partite con la media inferiore a 1.0, troviamo Alvaro Morata, che paga i troppi ingressi dalla panchina, e Casemiro utilizzato da autentico rimpiazza stanchi. Media tutto sommato bassa per gli standard del Real anche quella del primo cambio di Benzema, Jesè, che fino all’infortunio si era tenuto sull’1.0. Per tutto l’anno ha tenuto banco la diatriba/polemica del portiere con Ancelotti che ha preferito schierare Diego Lopez in campionato e Iker Casillas nelle coppe europee e non. Ebbene Lopez vince senza problemi nell’assoluta come nella media.


ATLETICO MADRID



Proseguiamo la nostra analisi coi sorprendenti vicecampioni d’Europa e campioni di Spagna dell’Atletico Madrid. Vediamo subito che qua si rispetta la nostra tradizione che vuole il portiere primo. Il fuoriclasse Courtois infatti precede la linea di difesa: Luis Felipe, Juanfran e Miranda. Più indietro il leader carismatico e non del reparto, Diego Godin, il quale paga l’aver saltato un po’ troppe partite in autunno. Buona comunque la sua media. Tra coloro che han sorpreso la critica ma non spiccano particolarmente nella media di questa squadra troviamo senza dubbio Arda Turan. Il turco è infatti tredicesimo nella media dei giocatori con minimo dieci partite giocate ma, si badi bene, che la media è relativamente bassa rispetto ai propri compagni e non per la plus minus in generale. Un concetto che vale spesso la pena ripetere. Sempre sotto questo aspetto male l’uruguagio Cristian Rodriguez. Per lui appena un più 10 in 39 partite giocate.


BARCELLONA


Proseguiamo col Barcellona autore di una stagione vista come deludente da tifosi e dirigenza tanto sono alte le aspettative che da sempre caratterizzano questo club. Vediamo subito che curiosamente i migliori due sono nientemeno che Alexis Sanchez e Cesc Fabregas, vale a dire le due grandi cessioni del Barcellona nella sessione estiva di mercato. I due sono seguiti dal terzino Adriano capace di fare 70 in appena 39 partite giocate. Con lo stesso punteggio, ma con più partite, troviamo Pedro che non è stato ceduto ma è stato accantonato o quasi dal nuovo tecnico Luis Enrique. Tornando ad Adriano va fatto notare che il brasiliano ha vinto il duello coi colleghi di reparto, Dani Alves e Martin Montoya: una competizione serrata come non mai dato che tutti e tre rientrano tra i primi 4 in questa particolare classifica dove per dovere di oggettività va escluso Carles Puyol per qualità e quantità di partite giocate. Ed i fuoriclasse del centrocampo e dell’attacco? Bene Messi nell’assoluta un po’ meno nella media. Stagione tutta di adattamento a giudicare dai nostri numeri per il brasiliano Neymar. Medie e valori assoluti un po’ deludenti rispetto ai compagni anche per Iniesta e Xavi.


MANCHESTER CITY


Passiamo ora all’Inghilterra partendo ovviamente dai campioni del Manchester City dove trionfa il terzino destro Pablo Zabaleta davanti ad uno Yaya Tourè in stagione di grazia. Per lui un ruolo indispensabile nel centrocampo così come in fase realizzativa, anche se non tutti i suoi gol son poi risultati fondamentali. Lo seguono Fernandinho, Jesus Navas ed il sempre poco apprezzato, da critica e tifosi, Demichelis. Da una vita però ingaggiato dai migliori club d’Europa. Tornando a Zabaleta la sua indispensabilità è data anche dal fatto che mister Pellegrini ha avuto una difficoltà incredibile a trovare un sostituto degno nel suo ruolo. Basti narrare la tragica stagione sotto il profilo plus minus del neo acquisto viola Micah Richards. Perché se da un lato è vero che un più 5 su 10 partite è una media poco indicativa, lo è di più farvi notare quanto fatto in alcune partite. Su tutte quelle col Watford in cui con lui il campo il City era sotto di due gol e poi ha vinto di due, segnandone quindi quattro, e quella di Champions col Bayern Monaco. Sotto di due gol con lui in campo, dopo la sua sostituzione avvenuta al diciannovesimo del primo tempo, i suoi compagni sono riusciti a fare tre gol portando a casa la partita. Lo United ha avuto anche un problema portieri con un Joe Hart apparso in calo. Per quanto possa contare questa classifica lo colloca appena sopra il suo rivale Pantillimon nell’assoluta e dietro nella relativa. Anche qui a testimonianza dei grandi numeri realizzati dal City nel 2013-2014 va fatto notare che, seppur con poche presenze, uno come Jovetic colleziona un ragguardevole 22 ma nonostante ciò è il ventesimo giocatore della squadra.


LIVERPOOL


Dopo il City è il turno del Liverpool a sorpresa classificatasi secondI. Da far notare sin da subito una particolarità del mister Brendan Rogers. Un mister vecchia scuola dato che poche sono state le volte in cui Rogers ha sfruttato le tre sostituzioni di cui un allenatore può usufruire durante una partita. Detto ciò nella plus minus trionfano i due giocatori che han giocato più partite di tutti: Jordan Henderson primo e il portiere Mignolet secondo. Dietro di loro Skrtel, Mario Suarez e Steven Gerrard. Un po’ in basso in classifica rispetto ai gol segnati e alla loro efficacia, il bomber Daniel Sturridge, preceduto anche da Raheem Sterling spesso in panchina ad inizio stagione. Male per la media realizzata Lucas Leiva così come l’attaccante Victor Moses, a cui va concessa la scusante che con Sturridge e Suarez, a lui son restate le briciole in termini di minuti in campo.


CHELSEA


Terzo e semifinalista in Champions League il Chelsea di Josè Mourinho che vede nel proprio portiere Cech il leader plus minus. Un Cech messo in panchina questa stagione per far posto al più giovane Courtois primo nella plus minus dell’Atletico Madrid. Dietro l’estremo difensore col caschetto rugby style troviamo il fuoriclasse Oscar e l’eterno John Terry, il quale precede colleghi di reparto come Ivanovic e Azpilicueta, a testimoniare che in casa MoUrinho la difesa è un caposaldo che non ammette eccezioni. L’altro fuoriclasse Hazard precede Cahill. Medie da squadra non di rango al Chelsea che ha trovato più di una difficoltà a fare gol più che a non prenderli. E’ quindi interessante vedere il rendimento degli attaccanti blues. Praticamente identici Fernando Torres e Willian, decisamente più staccati Eto’o e Schurrle, ma tutti con medie inferiori ai principali bomber delle altre big europee. Nella media nulla cambia in termini di posizioni. C’è tuttavia da far notare le molte volte in cui, senza raggiungere i livelli di Micah Richards nel City, l’entrata di Schurrle abbia coinciso con qualche gol (molto spesso ininfluente ma nella nostra classifica ciò non conta) preso e, viceversa, le sue uscite dal campo abbiano coinciso con una partita ribaltata.


ARSENAL


L’Arsenal nella prima parte di stagione sembrava la più legittima candidata al titolo di campione d’Inghilterra. Poi si è persa per strada terminando quarta. Nella squadra spicca subito un ampio divario di presenze tra titolari e riserve. Il tedesco Mertesacher svetta sui colleghi di reparto Koscielny e Sagna. Due francesi che precedono un altro connazionale, vale a dire l’attaccante Giroud, piazzatosi davanti al terzino sinistro Gibbs e al tedesco Ozil. Disastrose anche ad un primo sguardo le medie negative, di Vermaelen e Oxlade-Chamberlain, mentre tra i dati negativi nascosti troviamo il difensore spagnolo Nacho Monreal e l’ex milanista Flamini, impiegato come titolare e con costanza nella prima parte di stagione.


MANCHESTER UNITED


Stagione fallimentare quella del Manchester United che non ha metabolizzato il post Alex Ferguson mancando la qualificazione alle coppe europee. Ad ogni modo Phil Jones vince la plus minus di Manchester, sponda Utd, davanti a Valencia e al sempre criticato portiere De Gea. Un Rooney sotto le aspettative vince tra gli attaccanti sia nell’assoluta che nella relativa, se si esclude Zaha autore però di soltanto 4 presenze. Medie molto basse quello dello United, tra i peggiori Carrick, Welbeck e Ashley Young. Un Fletcher leggermente affitto a quella che chiameremo la sindrome di “Micah Richards”, contratta in forma medio-lieve, si salva causa un quorum di partite esiguo giocato.


BAYERN MONACO


E’ ora il turno della Germania dove ha trionfato il Bayern Monaco, giunto anche in semifinale di Champions. Nella plus minus vince il leader carismatico Manuel Neuer davanti alla sorpresa Alaba che, sfruttando l’idea di Guardiola di mettere il miglior terzino del mondo, Lahm, in mediana, è riuscito a giocare ben 48 partite senza mai sfigurare. 107 e 99 la loro differenza reti. Numeri che dicono tutto sulla forza espressa dalla squadra di Monaco nella scorsa stagione. Li seguono altre due certezze del Bayern 2013-2014 vale a dire Thomas Muller e Toni Kroos. A livello di medie siamo a livelli fantascientifici anche qui con gli stessi Neuer e Alaba che totalizzano valori addirittura superiori a due. Tra le delusioni Pizzarro e Shaqiri, su cui Guardiola ha puntato poco. Da notare invece i numeri straordinari di Mario Gotze, sia assoluti che relativi, nonostante sia spesso entrato a partita in corso. Una sorta di legge non scritta ma applicata anche nella finale dei mondiali. Se il CT dell’Argentina Sabella l’avesse saputo…


BORUSSIA DORTMUND


La seconda squadra di Germania è stata il Borussia Dortmund. Primo si classifica quindi il bomber polacco Lewandowski davanti a Grosskreutz. Terzo uno dei giocatori meno considerati della banda Klopp, vale a dire il turco Nuri Sahin che precede il campione del mondo Hummels e il portiere Weindenfeller. Tra coloro con valori bassi possiamo notare le medie di Scheiber e Hofmann ma soprattutto quella di Blaszczykowski. Considerata una delle ali destre più forti del mondo, la stella polacca prima di cadere vittima di un infortunio totalizza un più 10 su 25 partite, decisamente non in linea coi valori della squadra. Deludente sotto questo aspetto anche il bomber a sorpresa Aubameyang.


PARIS SAINT-GERMAIN


E chiudiamo con la Francia dove il dream team del Paris Saint Germain ha vinto in carrozza la Ligue 1. Poche le cadute di arresto dei parigini che hanno nel nostro Sirigu il proprio caposaldo nella plus minus. A seguirlo, distanziato di appena 2 gol, il bomber Zlatan Ibrahimovic che precede Alex e l’altro italiano Thiago Motta. Fatto salvo l’appena citato Thiago Motta, Verratti vince il duello coi pari ruolo (o quantomeno con quelli con cui si contendeva una maglia da titolare) Matuidi e Rabiot che comunque han chiuso con medie superiorI al gol a partita. Dalle statistiche emerge che Pastore sia stato impiegato più di quanto si potrebbe pensare, avendo giocato ben 41 partite. Se mai a vedere la plus minus è stato il suo rendimento ad essere deficitario, sempre per gli standard di un’armata ai limiti dell’invincibile quale è il PSG, totalizzando una media di appena 0.707. Male anche Cabaye e Menez, quest’ultimo troppo spesso entrato dalla panchina. Da segnalare anche un Lavezzi più efficace nelle coppe che non in campionato.

Per oggi è tutto. Appuntamento a domani con la plus minus delle grandi squadre europee nella stagione in corso.
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